Not provided Google Analytics

Google Analytics è il miglior strumento gratuito per analizzare il traffico in arrivo sul proprio sito web ma, nonostante questo, da un po’ di tempo Google Analytics delude i propri utenti per quanto riguarda i rapporti organici sui termini di ricerca utilizzati dai navigatori.

Infatti, un numero sempre più crescente di risultati vengono elencati come not provided.

Purtroppo il dato not provided Google Analytics sta aumentando in maniera esponenziale. Obbligando i gestori dei siti web a cambiare gradualmente il proprio metodo di analizzare i dati di ricerca.

Cos’è il not provided?

Il not provided corrisponde a tutte le frasi chiave non monitorabili, provenienti dalle visite fatte da utenti collegati ad un qualsiasi servizio Google (come ad esempio Gmail). Una vera tragedia per tutti i gestori di siti web. La proporzione di frasi chiave incluse nel not provided aumenta sempre più, di mese in mese, privandoci di dati molto importanti.

Per tutelare la privacy dei navigatori, Google reindirizza gli utenti su indirizzi https. La ricerca è quindi sempre più effettuata sotto protocollo SSL. Conseguenza: i dati non vengono registrati e non si potrà più sapere da quale frase chiave arrivano le visite. I dati di riferimento includono informazioni utili (ad esempio le parole chiave utilizzate durante la ricerca). Google può ancora vedere queste informazioni, ma i gestori degli account Analytics non possono accedervi.

Il problema di come sbloccare il not provided viene riscontrato soltanto per i risultati organici di ricerca. Infatti che nei risultati a pagamento non compare questo risultato alquanto frustrante.

Implicazioni per la SEO

La mancanza di informazioni sulle parole chiave inserite dagli utenti rende la vita difficile agli esperti SEO che non potranno più:

  • Misurare con precisione la notorietà del brand.
  • Misurare le performance di ogni singola frase chiave.
  • Analizzare le Long Tail (Frasi chiave più lunghe).
  • Valutare i risultati del lavoro di posizionamento naturale del sito.

Ma eccoti alcune soluzioni pratiche per bypassare il fenomeno del not provided.

Come sbloccare il not provided Google Analytics

Google Search Console

Google Search Console (prima chiamato Google Web Master Tools o Strumenti per Webmaster) fornisce diversi dati utili.

Tra questi troviamo la percentuale di visualizzazione per alcune parole chiave, i click effettuati su di esse, la percentuale di click e le posizioni medie nei risultati di ricerca.

Per comodità puoi anche collegare Search Console ad Analytics, in modo da integrare i due strumenti in un’unica interfaccia.

Ma attenzione, al contrario di Google Analytics, questo strumento conserva lo storico per soli 3 mesi.

Inoltre, si possono visualizzare solo le prime mille richieste effettuate ogni giorno.

Analizzare i dati delle pagine di atterraggio

In questo modo non misureremo più le performance delle singole frasi chiave ma quelle delle pagine di atterraggio, analizzando in pratica le intenzioni di ricerca degli utenti.

Come? Utilizzando i filtri di Google Analytics naturalmente!

Di seguito le istruzioni

  • Entra in Amministrazione / Profili / Filtri e clicca su Nuovo filtro.
  • Chiama il nuovo filtro NP Rewrite, questo riscriverà i risultati not provided.
  • Cliccare quindi sul radio button Filtro personalizzato / Avanzato e inserisci nei campi i seguenti valori:
    • Termine della campagna: (.not provided.)
    • URI della richiesta: (.*)
    • Termine della campagna: np – $B1

Praticamente per ogni visita not provided, verrà trascritto l’URL di destinazione al posto di not provided.

In questo modo continuerai a non conoscere i termini di ricerca, ma saprai almeno qual’è la pagina di destinazione, quindi ti farai un’idea di massima dei termini ricercati.

Come anticipato prima, fortunatamente la questione del not provided non riguarda il traffico a pagamento di Ads.

Ovviamente utilizzare il PPC di Google non risolve il problema in generale ma, se si dispone di un buon budget, è secondo me lo strumento di web marketing migliore sulla piazza al momento.

Google Ads ti permetterà, infatti, di ottenere report precisi e dettagliati per ogni singola frase chiave.

Autore: Giapox

Digital marketer, sviluppatore web e appassionato di informatica e nuove tecnologie. Seguimi su Twitter @giapox.

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